Governo

AmbientePolitica

Le mani di Fitto sui fondi per il sud

Qualche settimana fa il Governo ha annunciato che la decarbonizzazione di Acciaierie d’Italia non avrebbe fruito dei fondi del PNRR, poiché nessun progetto sarebbe riuscito ad essere ultimato nei tempi previsti da tale strumento. Il Ministro Fitto ora ha iniziato a svelare il suo programma, che è quello di avocare al proprio ministero anche la gestione degli FSC (i Fondi per lo Sviluppo e la Coesione) da sempre coordinati dalle regioni del sud cui sono destinati.

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AmbientePolitica

Affidata la gara per gli impianti di preridotto, ma per Taranto non c’è alcuna decarbonizzazione

Ieri è stato annunciato che la società DRI Italia, incaricata per conto di Invitalia (lo Stato) di costruire a Taranto due impianti per il preridotto di ferro, ha affidato i lavori alla Paul Whurt e alla Midrex. Il preridotto è una sorta di pellet di ferro utilizzabile nei futuri forni elettrici (ne sono previsti due), ma per Taranto non ci sarà alcuna decarbonizzazione.

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Ambiente

In piazza contro lo scudo penale

Lo scudo penale voluto da questo governo, è un pericoloso tentativo della politica, di voler mettere un bavaglio sulla Magistratura e una pietra tombale su tutte le nostre battaglie. Lo scudo penale stabilisce che la continuità produttiva è più importante dell’ambiente e della salute dei tarantini. Per questi motivi, Giustizia per Taranto sarà presente alla manifestazione del 25 febbraio organizzata da i Genitori tarantini, in piazza della Vittoria.

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Ambiente

La lista della spesa di Lucia Morselli

L’audizione di ieri alla commissione Industria del Senato è stata una nuova occasione per l’AD di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, per presentare la sua lista della spesa al Governo. Un’ulteriore, insopportabile, offesa alla nostra comunità, come se già non bastassero tutti i provvedimenti catastrofici previsti dall’ultimo decreto e le dichiarazioni fornite solo qualche giorno fa dalla stessa Morselli sugli obiettivi della fabbrica.

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AmbienteAttività ed Eventi

In strada per difendere Taranto dal nuovo decreto che imbavaglia la Magistratura

𝗠𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝟭𝟳 𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟬:𝟬𝟬 𝗱𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗲𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗧𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗼 avrà luogo un presidio durante il quale una delegazione

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Politica

Arriva il quattordicesimo decreto salva-Ilva: cento passi indietro

È arrivato il primo regalo del Governo Meloni alla città di Taranto: un decreto legge che serve per reintrodurre, di gran fretta, l’immunità penale per i gestori del siderurgico ex-Ilva. Probabilmente si sta configurando la prosecuzione del reato ambientale (la magistratura sta avviando un nuovo filone di inchiesta): il governo si è preoccupato di porre rimedio a possibili problemi.

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Giustizia socialePolitica

Protesta degli operai, si chiede (erroneamente) di nazionalizzare la fabbrica

Monta la protesta degli operai a Taranto che oggi, sotto palazzo di città, hanno manifestato le loro legittime preoccupazioni dopo i tagli all’indotto operati da Acciaierie d’Italia allo scopo di chiamare, ancora una volta, il Governo ad elargire fondi pubblici. Si chiede di nazionalizzare la fabbrica alla ricerca di un salvagente che tenga a galla la fabbrica, ma occorre prendere atto del fallimento di tutti i tentativi fatti per tutelare la produzione e avere il coraggio di chiedere di più.

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AmbientePolitica

Ex-Ilva, il silenzio che uccide

Sulla questione relativa all’ex-Ilva tutto tace ancora da Roma, ma le prime mosse del nuovo Governo non lasciano ben sperare riguardo a soluzioni che possano risolvere i problemi dei tarantini, né dal punto di vista sanitario ed ambientale e né da quello economico e sociale. La fabbrica, infatti, continua ad inquinare, tenere ai margini i lavoratori e generare cospicue perdite a fronte delle quali risulta irresponsabile continuare ad investire ingentissime somme pubbliche incapaci di rendere il siderurgico compatibile col territorio

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AmbientePolitica

Per Crosetto ogni cosa è possibile nel porto di Taranto, “il più brutto del mondo”

Il neo Ministro della Difesa, Guido Crosetto, espressione del partito di maggioranza Fratelli D’Italia del nuovo Governo Meloni, così si esprime sul porto di Taranto: “il porto più brutto del mondo”. Il riferimento è all’Ilva che vi fa da sfondo. Ci si aspetterebbe, dunque, che si pensi a rimuovere le ragioni di tanto orrore che, per stessa ammissione di Crosetto, risiede nella presenza del siderurgico. Invece no, il messaggio, pericolosissimo, che si intende veicolare è che nel porto più brutto del ondo si possa fare qualsiasi cosa e senza neppure perderci tanto tempo.

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