Interventi per la mobilità a bassissimo costo
In questi ultimi anni è sempre più crescente il desiderio di muoversi in bicicletta, di lasciare a casa l’auto e
Read MoreIn questi ultimi anni è sempre più crescente il desiderio di muoversi in bicicletta, di lasciare a casa l’auto e
Read MoreParco urbano etno-botanico Laudato sì. Quest’area naturale, localizzata all’interno di una depressione ad Est della città e nel cuore del quartiere Salinella, era ed è tutt’oggi una delle tre saline naturali presenti nel territorio tarantino.
Read MoreQuesti attraversano, a grandi fasci, i vicoli e le facciate dei palazzi della Città Vecchia. Spesso sono appesi alla meno peggio e non ne rispettano la storia. In accordo coi gestori di rete, E-Distribuzione e Telecom su tutti, è possibile metterli sotto traccia e liberare per intero la bellezza dell’Isola.
Read MoreIl recupero dei locali afferenti ai bastioni ai piedi di corso Due Mari, chiusi e inutilizzati da sempre, potrebbero costituire una grande attrattiva turistica per la loro favorevolissima posizione sul canale navigabile. Un accordo con la Marina per la gestione degli stessi potrebbe potenzialmente liberare la fruizione della passeggiata a mare del canale sotto la supervisione della MM stessa.
Read More Realizzazione del Bioparco del Tratturello Tarantino. Si tratta di un buon progetto redatto dal compianto architetto Vito Boccuzzi che interessa un’area a cavallo tra il Piano Produttivo Comunale allo svincolo autostradale Taccone e le Case Bianche a Paolo Sesto, compreso nella perimetrazione della Zona Franca Urbana. Un percorso dal grande valore naturalistico e storico-culturale
Read MoreTaranto si è sempre caratterizzata per progetti relativi a piazze, giardini, aree pedonali e spiazzi che hanno sempre privilegiato le pavimentazioni integrali, o l’asfalto, relegando le aree verdi residuali a porzioni delimitate e non attraversabili. Riteniamo che il nuovo disegno della città debba rivedere completamente questo paradigma, pensando e realizzando connessioni continue e costanti fra abitanti e verde urbano
Read MoreOltre ad attingere a bandi e fondi per il recupero strutturale dei comparti e alla cessione di immobili ai privati a un euro, si potrebbe valutare la percorribilità dello strumento del leasing in costruendo. Esso consentirebbe di metter mano a porzioni consistenti della Città Vecchia (il cui patrimonio immobiliare è per il 60% comunale), ricomprendendo i servizi pubblici (pavimentazioni, illuminazione, ecc.).
Read MoreValorizzazione delle piazzette della Città Vecchia con piantumazione (laddove eventuali vincoli lo consentano) di alberi ornamentali, oggi presenti solo nell’area della marina.
Read MorePiano Urbano della Città Vecchia. Da allegare al Regolamento Edilizio cittadino che stabilisca (e faccia rispettare) parametri di stile per immobili nuovi o da ristrutturare, per le vetrine e le insegne dei negozi, per i materiali e le tipologie dell’illuminazione stradale. Questo piano caratterizzerebbe e valorizzerebbe l’immagine del Borgo antico
Read MoreOccorre riconnettere i vuoti urbani attraverso un organico Piano del Verde che preveda aree gioco, aree attrezzate per animali domestici, percorsi ciclo-pedonali alternativi alla viabilità urbana e parchi diffusi. Lo scopo da perseguire è quello di una graduale forestazione urbana, in grado di dare qualità all’abitato, ai percorsi ciclo-pedonali ed abbattere i livelli di inquinamento.
Read MoreDare concreta attuazione al PUMS rendendo effettivamente ciclo-pedonale l’area interna della Città Vecchia scoraggiando il traffico da transito, in entrata e uscita dalla città e favorendo l’accesso ai residenti.
Read More Integrazione del PUG col Piano Regolatore Portuale, connettendo l’area portuale alla città con camminamenti, aree a verde, percorsi ciclabili, passerelle e l’apertura delle scalinate sotto al monumento ai Marinai e di quella che porta dalla “Ringhiera” di Città Vecchia al molo Sant’Eligio
Read More Riconnettere la città al mare da entrambi i lati: fascia costiera del Mar Piccolo, affaccio a mare ai Tamburi, servizi di mobilità sul mar Grande, recupero e valorizzazione della scarpata del lungomare
Read MoreIl progetto della ferro-tramvia di Taranto nacque nel lontano 1991 e fu ripreso nel 2003 dall’Amat. Nel 2010 si pensò potesse arrivare a compimento grazie ad un finanziamento regionale di cui non si seppe più nulla. Nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile del 2018 non compare più. Eppure sarebbe un’ottima soluzione per ridurre il traffico cittadino su gomma e per creare un percorso dalla grande valenza paesaggistica, a vantaggio della qualità della vita, dell’ambiente e del turismo.
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