Ciclo-tangenziale naturalistica
Prevede la realizzazione di percorsi ciclo-naturalistici diffusi che abbracciano la città dal quartiere Tamburi alla Salinella. Potrebbero in parte ricalcare,
Read MorePrevede la realizzazione di percorsi ciclo-naturalistici diffusi che abbracciano la città dal quartiere Tamburi alla Salinella. Potrebbero in parte ricalcare,
Read MoreIl Comune dovrebbe istituire un registro statistico per la misurazione annuale di indicatori sociali della qualità della vita in città. Si tratterebbe di indicatori che nulla hanno a che fare con quelli di “crescita” comunemente riconosciuti negli ambiti politico-finanziari ed economici: non è lo sviluppo economico ad indicare il livello qualitativo della vita delle persone, ma i servizi, l’accessibilità e l’ambiente in cui vive ed opera.
Read MoreIl Comune di Taranto prevede all’art. 48 del proprio Statuto, il riconoscimento del diritto dei cittadini alla partecipazione nella costruzione delle politiche pubbliche. Fra gli strumenti regolamentati a tale scopo sono previste le Consulte, mai però realmente istituite e razionalizzate al fine di farne strumento di autentica democrazia partecipativa. Esse sono un organismo consultivo e propositivo attraverso il quale il Comune raccoglie democraticamente esigenze e spunti della società civile per favorire lo sviluppo sociale e culturale del territorio. Le consulte sono suddivise in aree tematiche e vi possono aderire cittadine e cittadini, nonché associazioni e movimenti informali fra quelli iscritti nell’Albo comunale delle Libere Forme Associative che l’Ente civico dovrà premurarsi di redigere e gestire.
Read MoreLa Città di Taranto deve dotarsi del Registro delle Libere forme Associative – così come previsto dall’art. 47 dello Statuto comunale – al fine di disciplinare i rapporti di comunicazione e di collaborazione tra le libere forme associative che operano sul territorio e l’Amministrazione. L’iscrizione all’Albo sancisce il riconoscimento da parte del Comune di Taranto delle caratteristiche di interesse sociale delle forme associative e il valore delle stesse ai fini della promozione della partecipazione alla vita sociale e culturale della città.
Read More Una città civile deve essere una città accessibile. Il riferimento è alla corretta intersezione fra scivoli e marciapiedi, all’accessibilità di tutti gli uffici pubblici e all’incremento della segnaletica per non vedenti.
Read MoreParco urbano etno-botanico Laudato sì. Quest’area naturale, localizzata all’interno di una depressione ad Est della città e nel cuore del quartiere Salinella, era ed è tutt’oggi una delle tre saline naturali presenti nel territorio tarantino.
Read More Realizzazione del Bioparco del Tratturello Tarantino. Si tratta di un buon progetto redatto dal compianto architetto Vito Boccuzzi che interessa un’area a cavallo tra il Piano Produttivo Comunale allo svincolo autostradale Taccone e le Case Bianche a Paolo Sesto, compreso nella perimetrazione della Zona Franca Urbana. Un percorso dal grande valore naturalistico e storico-culturale
Read MoreTaranto si è sempre caratterizzata per progetti relativi a piazze, giardini, aree pedonali e spiazzi che hanno sempre privilegiato le pavimentazioni integrali, o l’asfalto, relegando le aree verdi residuali a porzioni delimitate e non attraversabili. Riteniamo che il nuovo disegno della città debba rivedere completamente questo paradigma, pensando e realizzando connessioni continue e costanti fra abitanti e verde urbano
Read MoreOccorre riconnettere i vuoti urbani attraverso un organico Piano del Verde che preveda aree gioco, aree attrezzate per animali domestici, percorsi ciclo-pedonali alternativi alla viabilità urbana e parchi diffusi. Lo scopo da perseguire è quello di una graduale forestazione urbana, in grado di dare qualità all’abitato, ai percorsi ciclo-pedonali ed abbattere i livelli di inquinamento.
Read MoreIl progetto della ferro-tramvia di Taranto nacque nel lontano 1991 e fu ripreso nel 2003 dall’Amat. Nel 2010 si pensò potesse arrivare a compimento grazie ad un finanziamento regionale di cui non si seppe più nulla. Nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile del 2018 non compare più. Eppure sarebbe un’ottima soluzione per ridurre il traffico cittadino su gomma e per creare un percorso dalla grande valenza paesaggistica, a vantaggio della qualità della vita, dell’ambiente e del turismo.
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