Ex-Ilva:: un mostro che vacilla
Un guasto al nastro trasportatore che alimenta l’Altoforno 4 è stato solo l’ultimo episodio di uno stabilimento che continua a mostrare segni evidenti di degrado e insicurezza strutturale. Questo incidente ha causato la sua fermata temporanea (24/36 ore), mettendo in evidenza una realtà allarmante: lo stabilimento un tempo orgogliosamente considerato il più grande d’Europa è, di fatto, incapace di operare in modo stabile.
Questo non è il primo segnale di allarme. L’Altoforno 4, già operante a capacità ridotte a causa dei costanti bisogni di manutenzione, ha recentemente subito un incendio che, seppur senza conseguenze gravi, ha evidenziato l’instabilità dell’impianto.
È assolutamente fondamentale affrontare questa situazione con urgenza e determinazione. Il piano di ripartenza presentato dai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia richiede investimenti sostanziali per ristrutturare e rilanciare lo stabilimento, ma questi interventi sembrano insufficienti di fronte alla vastità dei problemi strutturali.
Ricordiamoci sempre che i soldi investiti per mantenere in piedi la fabbrica, sono soldi pubblici.
Siamo stanchi di contribuire economicamente alla sopravvivenza di un mostro che continua ad uccidere i cittadini e che mette in serio pericolo chi ci lavora dentro.
Pretendiamo rispetto per la sicurezza e la salute che è possibile portare avanti solo con un progetto serio di bonifica e chiusura degli impianti.