Indicatori della felicità
Il Comune dovrebbe istituire un registro statistico per la misurazione annuale di indicatori sociali della qualità della vita in città. Si tratterebbe di indicatori che nulla hanno a che fare con quelli di “crescita” comunemente riconosciuti negli ambiti politico-finanziari ed economici: non è lo sviluppo economico ad indicare il livello qualitativo della vita delle persone, ma i servizi, l’accessibilità e l’ambiente in cui vive ed opera. Diverse ricerche hanno misurato l’incremento dell’indice di felicità correlato al vivere in una città che sia bella e funzionale.
Gli indicatori da rilevare potrebbero essere stabiliti dagli abitanti e potrebbero ad esempio riguardare: il livello di accessibilità concettuale dei siti culturali, l’accessibilità materiale dei siti istituzionali, il livello dei servizi comunali offerti ai cittadini, la misurazione del verde pubblico, quantità e qualità delle aree pedonali e delle piste ciclabili, il livelli di disagio nei quartieri, l’efficienza dei trasporti pubblici, il livello di partecipazione degli abitanti nelle politiche cittadine, spazi per la socialità, la qualità dell’abitare, quantità e qualità delle aree gioco per bambini, qualità dei servizi sociali, innovazione, qualità dell’edilizia scolastica e dell’offerta formativa, indice dell’assistenza sanitaria, livello della cooperazione sociale, qualità urbanistica e altro da individuare.