Emozioni ed esempi straordinari nella II edizione del premio “Giorgio Di Ponzio – Diffusori di bellezza”
Il premio “Diffusori di bellezza – Giorgio Di Ponzio”, promosso dalle associazioni Giorgioforever e Giustizia per Taranto è giunto quest’anno alla sua II edizione. Un riconoscimento pensato per le persone che compiono azioni virtuose nella nostra città e dal grande potere di sensibilizzazione rispetto ai temi cari alle due realtà. Anche quest’anno si è voluto sostenere chi le mette in pratica, spesso nel silenzio della propria quotidianità, e stimolare la fiducia nel cambiamento auspicato, facendone esempi per la nostra comunità.
Lo scorso anno i premiati furono indicati in risposta ad una chiamata pubblica in cui si invitava a segnalare le storie di donne e di uomini che, nel loro quotidiano, mettessero etica ed ecologia alla base delle proprie scelte, del proprio impegno e delle proprie azioni. Quest’anno le segnalazioni sono giunte spontaneamente, grazie alla bellissima esperienza della prima edizione, con tante storie straordinarie figlie anche del periodo che viviamo.
Il premio è intitolato alla memoria di Giorgio Di Ponzio, ragazzo sorridente e impegnato egli stesso nel rendere questa città un luogo più bello in cui vivere. La sua perdita è stata un avvenimento che non manca ogni giorno di provocare intenso dolore, ma volevamo che la sua memoria fosse trasferita attraverso un sorriso, un gesto, o un’azione. Motivo per cui abbiamo pensato a questo evento come a un momento di festa, riconciliazione, fiducia e senso di comunità. Particolarmente intenso, ieri, il suo ricordo portato da Leo, attivista dell’associazione Giorgioforever, assieme alla sempre straordinaria Carla Luccarelli, mamma di Giorgio, sotto l’amorevole sguardo di papà Angelo e del fratello Antonio.
Un’eredità che oggi viene veicolata anche dai suoi fratelli, esempio di sensibilità civica e prova di un’educazione attenta ai valori che contano.
Il premio è rappresentato da una scultura in legno realizzata a laser ed è figlia della creatività di Lucia Minerba, la grafica di Giustizia per Taranto: esso rappresenta l’abbraccio fra un adulto e un bambino che si fa cuore e infinito, a simboleggiare l’accompagnamento amorevole verso il futuro.
L’evento, presentato da Carla Luccarelli e Stefania Petaro, è stato realizzato ai Giardini Virgilio, che hanno gentilmente messo a disposizione i propri spazi esterni, nell’assoluto rispetto delle norme anti contagio. Come per lo scorso anno, sono state tante e molto intense le emozioni vissute attraverso il racconto dei protagonisti delle storie premiate: autentici esempi di genuinità, discrezione e sincero amore per il prossimo. Un onore per noi averle portate a conoscenza e riconoscere il grande valore di storie che sono esempio per la nostra comunità. E non solo.
I PREMIATI
Andrea Pagano. E’ un OSS del reparto covid di Taranto. Per quanto la cura dei pazienti sia il suo lavoro, svolgerlo con l’allegria e la dedizione che ci mette Andrea è un vero valore aggiunto per chi è costretto a lottare in ospedale con la malattia. La misura del sacrificio che stanno compiendo in questo momento gli operatori sanitari è data dal fatto che Andrea ha avuto una figlia, proprio in questo periodo di pandemia, ma ha potuto vederla solo dopo un mese dalla sua nascita.
Teresa Sapere. E’ una volontaria che gestisce un rifugio a Lama con oltre 40 gatti. Vive con una pensione di invalidità e nonostante i grossi handicap fisici, cura i gatti come se fossero dei figli, il suo rifugio è l’unico nel suo genere a Taranto perché ha messo in sicurezza tutta la parte esterna della villa dove vive ospite di un amico. I gatti hanno cucce coperte e sono nutriti con alimenti di prima qualità, li vaccina regolarmente e sono tutti sterilizzati. Il rifugio vive con le donazioni e non è sempre facile riuscire a garantire gli alti standard che lei si è imposta.
Alessia Giannotta. E’ un’infermiera del reparto Covid di Taranto. La sua è una delle professioni messa più sotto pressione dalla pandemia. La cura, in un periodo come questo, ha un’importanza cruciale e farlo con la passione e l’umanità di Alessia restituisce grande conforto ai pazienti. Persone come lei riescono ad andare oltre alle carenze, alle difficoltà e all’emergenza e, con questo premio a lei, intendiamo abbracciare e ringraziare tutti gli operatori sanitari.
Emanuele Battista. E’ l’esempio della riconversione del territorio che auspichiamo. Lavorava in Ilva e ne è uscito per aprire un B&B in Città vecchia per spingere Taranto verso nuovi orizzonti, a partire dal suo cuore storico. Proprio in Città vecchia si è fatto promotore di iniziative di sensibilizzazione e pulizia di luoghi degradati dall’abbandono mettendo su il gruppo “Isola pulita”.
Mimmetto. E’ il bambino diventato emblema del desiderio che la Città vecchia ha di rinascere. E’ stato uno dei primi ad aderire alle iniziative di Isola pulita ed è diventato esempio per tanti suoi coetanei che tornano ad amare e prendersi cura in prima persona della propria città.
Alessandra Laghezza. Ha dato vita a Retake Taranto, un gruppo di persone che ripuliscono volontariamente diversi angoli della città. La loro opera di sensibilizzazione è encomiabile e di grande esempio rispetto a chi la sporca. L’amore che Alessandra mette in quest’attività rispecchia quello che ha verso la nostra città ed è un bellissimo esempio per tutti.
Pier Paolo (non citiamo il suo cognome nel rispetto della sua volontà di discrezione) ha avuto una vita difficile e questo premio va al coraggio ed alla forza con cui è riuscito a cambiare un destino che sembrava segnato e che era causa di profonde ferite. Ha saputo reagire ed oggi mette la sua esperienza a disposizione degli altri: oggi collabora con un centro di accoglienza ed è volontario in diverse altre azioni rivolte al prossimo.
Qui la trasmissione dell’evento di premiazione in versione integrale e a seguire la foto gallery della serata: