Inviata lettera di contestazione a Salvini e all’Annunziata sull’intervento del leghista sulla questione Ilva
Abbiamo scritto alla dottoressa Lucia Annunziata, della trasmissione Mezz’ora in più. Questo il testo della mail:
Buongiorno dottoressa,
siamo dell’associazione Giustizia per Taranto. Ieri abbiamo ascoltato le farneticazioni del senatore Salvini sulla questione Ilva di Taranto. Ci siamo permessi di estrapolare 44 secondi del suo intervento per evidenziare le aberrazioni dette riguardo al siderurgico ed al ponte sullo stretto di Messina. Innanzitutto non è con le semplici bonifiche che si risolve il nostro problema, che dura da ben 60 anni. Non ha molto senso bonificare se si continua contemporaneamente a produrre. È come voler raccogliere acqua dal pavimento quando c’è un rubinetto che perde. Si deve riparare il guasto; chiudere quel rubinetto. Poi si possono anche effettuare le bonifiche. Altrimenti togliamo le diossine per riceverne la stessa quantità sulle nostre teste dopo pochi giorni.Ma la cosa persino più incredibile, è stata ascoltare che per il senatore Salvini ci vorrebbero anni per costruire il ponte dello stretto, e questo darebbe lavoro agli operai dell’ilva per anni e anni… Ma dai brevi e semplicissimi calcoli che hanno fatto i nostri ingegneri, per fare il ponte di Genova (poco più di un km) si sono utilizzate 17.500 tonnellate di acciaio. Se anche il ponte sullo stretto (3-4 km) fosse 30 volte più massiccio, servirebbero 500mila tonnellate di acciaio. Quante ne produce oggi l’ex Ilva in meno di 3 o 4 settimane!Noi riteniamo che il senatore Salvini non debba permettersi di fare propaganda sulle disgrazie altrui. Questo è sciacallaggio, fatto, tra l’altro, con un mix di populismo, ignoranza e incompetenza!
Le saremmo grati se volesse dar conto delle nostre dichiarazioni durante la sua trasmissione.
L’articolo riservato alla questione dal quotidiano Next:
Dalla pagina “Terroni” di Pino Aprile