Una piazza Marconi a colori ieri con le attività per i bambini
Ieri piazza Marconi era come vorremmo sempre vederla: allegra e colorata, con le voci dei bambini felici per il fatto di poter fare ciò che più e meglio li farà crescere spensierati, ossia giocare e sperimentare. Prima si sono messi in cerchio ad ascoltare e commentare insieme la fiaba “I tubi dello zucchero filato”, narrata per voce della sua autrice, la tarantina Fabiana Terracina, accompagnata da Maricò Buscemi, autrice dei disegni. Poi tutti attorno ai tavolinetti che abbiamo allestito, a gruppi di quattro, per riportare su disegno la loro visione di città senza inquinamento. Immaginazione e desideri hanno preso le forme di fabbriche di cioccolato, enormi parchi gioco, aree verdi, skate park con cieli azzurri e nuvole colorate. Un momento di grande creatività e manualità favorito da Fabiana e Maricò con l’utilizzo di colla, gessetti e zucchero che hanno entusiasmato i bambini.
A seguire si è allestita un’area giochi in cui i nostri piccoli protagonisti hanno potuto liberare l’energia del corpo e conoscersi meglio, ma anche rilassarsi, grazie alle attività promosse dall’arteterapeuta Anna Stallo. Il gioco come strumento per creare un gruppo che interagisce e coopera e grazie al quale la piccola comunità di piazza Marconi continua a crescere. Sono state due ore e mezza bellissime ripagate dalla dedizione e dai sorrisi dei bimbi. In realtà si è trattato di un pomeriggio in cui ad arricchirsi e fare il pieno di bellezza sono stati anche e soprattutto gli adulti, perché non c’è niente di più rigenerante che guardare il mondo con gli occhi di un bambino.
Al termine dei laboratori la visita dell’assessora all’Ambiente, Annalisa Adamo, ci ha dato la possibilità di mostrarle i “progetti di riconversione” dei bambini attraverso i loro meravigliosi disegni. Ora sono tutti esposti nella bacheca di piazza, diventata piccola mostra permanente di speranza.
Indubbiamente un’esperienza da ripetere, fino a renderla normalità. La normalità di una città che offre spazi e possibilità, che nutre di curiosità e di bellezza quanti poi, quella bellezza, continueranno a promuoverla e pretenderla sempre.