Marconi, piazza Giustizia: la formazione entra nel vivo
Il percorso “Marconi, piazza Giustizia” ha conosciuto due ulteriori momenti formativi giovedì 23 e martedì 28 luglio presso la sede dell’associazione. Il primo, con i consulenti di ComunitAzione, ha riguardato i temi della costruzione di relazioni, della diversità e della facilitazione dei conflitti; il secondo ha riguardato le opportunità ed i rischi dei processi partecipativi ed è stato a cura del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Aldo Moro di Bari – partner di progetto per la redazione del protocollo scientifico del percorso – con la dott.ssa Maristella Cacciapaglia.
In particolare con i dottori Beatrice Leone e Giulio Ferretto di ComunitAzione, esperti di processi di formazione e facilitazione, abbiamo conosciuto alcune delle teorie più affermate nel campo della partecipazione, come la “Deep democracy” (democrazia profonda) del prof. Arnold Mindell e approfondito i temi della psicologia orientata al processo e della gestione positiva dei conflitti attraverso l’analisi del bisogno che essi celano.
Con la dottoressa Cacciapaglia abbiamo invece fatto una carrellata su alcuni casi presi a riferimento sui temi della partecipazione e della riconversione, analizzando punti di forza e punti di debolezza delle politiche urbane partecipate.
Si è trattato di due momenti di estremo interesse e di crescita collettiva ed individuale che sono stati messi a disposizione di tutti i partner e le socie ed i soci di Giustizia per Taranto. Due finestre utilissime per rendere da un lato il percorso quanto più trasversale e partecipato possibile e dall’altro scongiurare i rischi che i percorsi possono produrre se orientati su modelli che non tengano al centro i reali bisogni delle persone.
Particolarmente evidente, dopo questi incontri, l’importanza determinante della preparazione e della pianificazione delle azioni per costruire fondamenta più solide per il cammino che vedrà in settembre la sua fase più operativa: si partirà con eventi e attività in grado di costruire relazioni, per giungere al confronto vero e proprio su una nuova visione di piazza. Senza cadere nell’errore di vederlo come un percorso di riqualificazione strutturale di questa porzione di città, ma consapevoli che la qualità della vita passa attraverso la riconnessione dei luoghi con le persone.
Per dirla con le parole di Paulo Freire che abbiamo fatto stampare sulle nuove maglie a tema partecipazione di Giustizia per Taranto: “Nessuno libera nessuno, nessuno si libera da solo: ci si libera INSIEME”.