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ENI: per qualcuno è tutto normale

A proposito dell’incidente alla raffineria Eni di Taranto del 21 /8/2018, reso evidente dalle fiamme e dal fumo nero visibili a chilometri e dalla puzza che ha invaso città e periferie. L’azienda tranquillizza tutti con questo comunicato: 
“Taranto, 21 agosto 2018 – Eni informa che, in seguito al forte maltempo  che ha interessato l’area di Taranto nel primo pomeriggio di oggi, la Raffineria ha subito un blocco totale delle attività a causa dei numerosi fulmini che hanno coinvolto l’area impianti. 
I sistemi di sicurezza sono immediatamente intervenuti, compreso quello relativo alle torce, che è tornato alla normalità. L’evento non ha comportato alcun rischio per le persone e per l’integrità degli impianti. 
Attualmente sono in corso le operazioni per il ripristino del collegamento elettrico e la verifica di tutti gli impianti, operazioni propedeutiche al loro riavvio. Peraltro le attività della Raffineria erano già a regime ridotto,poiché, in via precauzionale, la raffineria era già stata scollegata dalla rete elettrica esterna in considerazione delle previsioni meteo.”
(QUI il comunicato dell’ENI).

QUESTA NON È LA NORMALITÀ

Anche il sindaco decide di intervenire in merito:
“… gli uffici tecnici del Comune si sono attivati prontamente ed hanno ricevuto tutte le rassicurazioni del caso e la più trasparente collaborazione dal gestore. È bene precisare che l’accensione delle torce dello stabilimento è in questi casi non un sinistro imprevisto, bensì un automatismo del protocollo di sicurezza che consente il rapido consumo di gas che altrimenti si accumulerebbero sulla linea con grave rischio. Anche gli effetti odorigeni collegati a tale automatismo e brevemente avvertiti sul centro abitato si sono ormai esauriti. Per effetto del copioso dilavamento a mare, si è registrato poiun contenuto sversamento a Ovest di Punta Rondinella di sostanze …”
(QUI la nota del Comune).

QUESTA NON È LA NORMALITÀ

L’assessore Simona Scarpati sui social informa che “a Gandoli non c’è nulla di strano nell’aria”, in netto contrasto con quanto molti cittadini segnalavano anche da Gandoli.
QUESTA NON È LA NORMALITÀ

Nel frattempo Enel si affrettava a segnalare di non avere alcun rapporto con l’interruzione di energia ad Eni, ma quindi il problema non è stato causato da un normale problema elettrico o Eni si serve da altro gestore?
“In merito alla mancanza di energia elettrica che ha interessato nella giornata di ieri la raffineria Eni, e alla notizia circolata in rete che sarebbe dipesa dagli impianti Enel, vorremmo precisare quanto segue: La raffineria Eni di Taranto non è collegata in alcun modo alla rete di E-Distribuzione, la societàdel gruppo Enel che gestisce la rete elettrica. I riferimenti al blocco produttivo legato a problemi di funzionamento della rete di E-Distribuzione non corrispondono dunque al vero e la società sottolinea che la propria rete a servizio del comune di Taranto è sottoposta a regolari interventi di manutenzione e investimenti volti al miglioramento continuo degli impianti”.
QUI la nota dell’Ufficio stampa Enel

QUESTA NON È LA NORMALITÀ

E mentre Luciano Manna di Pecelink pubblicava una foto in cui era evidente il fumo che fuorisciva dagli impianti Eni, la raffineria parlava di fermo totale e prendeva le distanze dai fenomeni odorigeni dei giorni 22 e 23, subito dopo l’incidente.
Taranto, 23 agosto 2018 – In merito agli eventi conseguenti alla fermata della Raffineria di Taranto, occorsa il 21 agosto scorso a seguito del forte  temporale, Eni smentisce che i fenomeni odorigeni lamentati ieri e oggi siano imputabili alla raffineria, i cui impianti sono tutti in fermo totale. 
La nota della raffineria sulle verifiche del caso./

QUESTA NON È LA NORMALITÀ

Anche le centraline smentiscono le dichiarazioni di Eni, come scrive il Quotidiano di Puglia(vedere immagine allegata).

QUESTA NON È LA NORMALITÀ

Nel frattempo alcuni parlamentari tarantini promettevano di segnalare l’accaduto al governo ed avviare una interrogazione in merito ed uno di loro consigliava ai tarantini di usare la bicicletta per contribuire a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.


QUESTA NON È LA NORMALITÀ

Eppure c’è chi pensa chetutto questo sia normale.

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