Sabato al Tatà il racconto della vertenza industriale tarantina nello spettacolo “Ilva Football Club”
Sabato 8 al Teatro Tatà, appuntamento da non perdere con lo spettacolo “Ilva Football Club”, portato in scena dalle compagnie Usine Baug e Fratelli Maniglio, liberamente tratto dall’omonimo libro di Fulvio Colucci e Lorenzo D’Alò.
Lo spettacolo sarà preceduto, alle 19, da un dibattito moderato dal direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, Mimmo Mazza sulla questione legata all’ex-Ilva, che coinvolgerà nel foyer del teatro, fra gli altri, gli autori dello spettacolo e il giornalista e scrittore Fulvio Colucci.
Si parla di un sogno, un sogno grande il doppio della città di Taranto, un sogno che lentamente e inesorabilmente si sgretola, scontrandosi con la realtà. La storia della più grande acciaieria d’Europa si intreccia con la leggenda di una piccola squadra di calcio, nata proprio all’ombra delle ciminiere dell’Ilva, per dare voce alle tante storie vissute a Taranto.
C’era una volta un campo da calcio in mezzo al quartiere, uno di quei campi di periferia che ti segnano le ginocchia per tutta la vita. Quelli con le porte fatte di tubi innocenti, le reti rubate ai pescatori e, lungo la recinzione metallica, distese di mozziconi spenti a far compagnia ai tifosi. Campi dove tutti, o quasi, hanno sognato di diventare calciatori. In quell’arena per gladiatori giocava una squadra di undici uomini, che scendevano in campo senza pretese, ignari del destino che li attendeva.