Ex-Ilva. le famiglie dei Tamburi dovranno restituire il risarcimento
A Taranto, il Natale porta con sé un nuovo regalo difficile da digerire. Nel quartiere Tamburi, dove i cittadini vivono ogni giorno il peso insostenibile dell’inquinamento, non bastava respirare veleno e vedere le proprie case, acquistate con sacrificio, perdere valore. Non bastava convivere con il rischio altissimo di ammalarsi a causa della vicinanza all’acciaieria. Ora, quelle stesse famiglie, che avevano ottenuto 5mila euro a testa da Nicola Riva come provvisionale per i danni subiti dalle emissioni dell’ex Ilva, dovranno restituire quei soldi. La magistratura, ha infatti stabilito, attraverso un decreto ingiuntivo, la restituzione delle somme. A Taranto non si è solo “cornuti e mazziati”, ma anche privati di ogni tutela e dignità.
Un sistema che prima soffoca i cittadini con l’inquinamento, poi li umilia con sentenze che non proteggono ma feriscono. E mentre si annullano sentenze e si trasferiscono processi, le vittime restano abbandonate. Questo Natale, a Taranto, il sopruso si conferma il regalo più puntuale.