A Taranto, ormai, più decreti salva-Ilva che abitanti!

Stessa storia, stesso posto, stesso bar recitava una canzone degli 883. Qui è stessa storia, stesso parlamento, stesso principio malsano di voler garantire continuità produttiva ad una fabbrica obsoleta, che non assicura più sicurezza né a livello lavorativo né a livello ambientale.

Ennesimo decreto salva ex Ilva che a questo giro usa ben 400 milioni destinati alle bonifiche, per mantenere in piedi una fabbrica che devasta cittadini, ambiente e città sotto ogni punto di vista. Continuiamo ad essere violentati e umiliati. La speranza, come la nostra attenzione su questa tematica, è molto alta. Che il nuovo governo della città sia guidato da qualcuno che la ami a tal punto da avere finalmente la forza e volontà di opporsi a questo disastro e ci permetta di vivere i nostri anni d’oro.