Bellezza e suggestioni nella visita di domenica in Arsenale
Domenica mattina, grazie agli amici di Cicale di Puglia, abbiamo potuto visitare l’interno dell’Arsenale militare di Taranto. L’avevamo annunciata come un’escursione straordinaria e tale si è rivelata. L’Arsenale è una città nella città, fra enormi spazi verdi e il fascino delle officine di fine Ottocento, passando per le realizzazioni artigianali testimonianza delle capacità uniche delle maestranze che qui lavoravano (e lavorano). Abbiamo visitato la palazzina che fa da sfondo a via Di Palma, con lo storico orologio meccanico che da più di un secolo scandisce le ore del Borgo e quelle di lavoro degli ‘arsenalotti’, la biblioteca custode di migliaia di volumi di ingegneria, la mostra storica dell’artigianato, la vecchia torretta faro in prossimità del Ponte Punta Penna e osservato l’affascinante struttura dell’ex lancia siluri sul mar Piccolo.
Una visita molto partecipata e divisa fra l’ammirazione della bellezza che ci circondava e la suggestione di ciò che potrebbe offrire alla città la cessione di aree non più in uso alla Marina. Le opportunità che si aprirebbero sarebbero innumerevoli: dalla possibilità di dotare la città di spazi che le mancano per eventi e fiere, a quella di realizzare un campus universitario. E ancora, la possibilità di realizzare un percorso ciclo-pedonale paesaggistico che vada da Cimino al ponte girevole o, ancora, ripristinare i vecchi binari della Circummarpiccolo che arrivano fin qui. Tutte idee che la visita di domenica ha dato modo di immaginare ancora più concretamente e che abbiamo proposto alle istituzioni tanto al Tavolo Istituzionale per lo Sviluppo, che in ambito JTF.
Sempre più convinti delle potenzialità di Taranto, auspichiamo fortemente che il nuovo rapporto fra territorio e Marina potrà portare a soluzioni reciprocamente convenienti e che la città saprà farsi trovare pronta a questa possibilità, così da poter trasformare le visioni in progettualità con i fondi ora a disposizione.
















