In Basilicata per rivendicare insieme il diritto all’acqua pubblica
Questa mattina siamo stati sulle sponde dell’invaso del Camastra, nel potentino, assieme agli amici di APE AppuloLucana, APE Salerno e collettiva Le Mashare, per sostenere le istanze delle 140.000 persone che hanno dovuto fare i conti con una carenza idrica senza precedenti.
Un’emergenza figlia del cambiamento climatico e della malagestione politica (qui un approfondimento di Mimmo Nardozza sul tema). Per unire le battaglie di due territori legati da amicizia e storia, e dalle meno lusinghiere vicende legate all’acqua e al petrolio. Abbiamo denunciato che una parte del 55% del fabbisogno idrico che la Puglia prende dalla Lucania viene usata irresponsabilmente a Taranto per raffreddare gli impianti del siderurgico. Uno dei tanti motivi per cui pensiamo che ci sarebbe tanto da fare, prima di pensare al dissalatore sul Tara…
Per gridare insieme che le persone vengono prima delle industrie, delle estrazioni e delle multinazionali. L’unione fa la forza, l’acqua non ha padroni!





