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“Di Taranto non ce n’è una sola”: lo scrigno di villa Pantaleo

Ieri, nell’ambito della rassegna “Di Taranto non ce n’è una sola”, abbiamo avuto l’opportunità di scoprire, grazie alla guida dott. Alessandro Ricci, una delle gemme più nascoste della nostra città: villa Pantaleo. Un angolo a est di Taranto ancora poco conosciuto, che la famiglia De Benedetto apre alla città con disponibilità e passione non comuni.
Arrivata a noi intatta sin dalla sua edificazione nella seconda metà del ‘700, la villa è uno straordinario contenitore di bellezza, di storia e di cultura. Abbiamo visitato gli ambienti in cui si producevano prodotti caseari, vino e olio, i magazzini e gli strumenti di lavoro. Siamo rimasti incantati dalle foto d’epoca che ritraggono la comunità che vi lavorava, i quotidiani che ne parlavano e le botteghe di Città vecchia che facevano da punti vendita. Abbiamo ammirato la ricchezza architettonica dell’edificio, ci siamo ricreati con gli spazi della sua corte e il verde del suo incredibile giardino. Abbiamo conosciuto storie inedite all’interno della chiesetta col suo singolare campanile, appreso dell’abito da confratello, qui conservato, che fece da modello per il recupero della tradizione religiosa in città.

Un vero e proprio esercizio di riscoperta che, guidato dalla viva passione del dott. De Benedetto, ha rafforzato ulteriormente la convinzione che Taranto possa tornare grande emancipandosi dai veleni che la soffocano da decenni, liberando il suo potenziale inespresso.
“Di Taranto non ce n’è una sola” non finisce qui, presto ci saranno nuove occasioni per restare affascinati dal nostro territorio e, conoscendolo meglio, diventare parte del suo cambiamento.

Ringraziamo TgNorba e Studio 100 per averci accompagnati nella visita.
Qui il servizio di Alessandra Martellotti sulla mattinata

https://norbaonline.it/2025/01/19/alla-scoperta-di-villa-pantaleo-con-giustizia-per-taranto/