Approfondimento Ambiente, Energia e Rifiuti

COSA C’E’ DIETRO L’INAUGURAZIONE DI AFO1 DEL MINISTRO URSO?

Ha destato sconcerto e imbarazzo l’inaugurazione di martedì scorso del vecchio altoforno 1 a carbone da parte del Ministro @adolfo_urso , ma i nostri rappresentanti politici sono tutto (davvero tutto) fuorché sprovveduti. Perché allora esporsi in un’operazione evidentemente ridicola e inopportuna? Perché dal loro punto di vista era opportuna eccome, e i motivi sono due:

  • la prima è che occorreva mostrare alla Commissione Europea che il prestito ponte sta dando i suoi frutti e poco importa che Afo1 in realtà verrà nuovamente spento per manutenzioni a marzo prossimo (d’altra parte stiamo parlando di carnascialate, non di soluzioni reali a problemi reali).
  • La seconda è mostrare ai potenziali acquirenti della fabbrica che quest’ultima può ancora stare in piedi. Peccato che anche questa sia una fantasia politica. In quest’ottica l’esibizione di Urso si colloca proprio alla vigilia delle proposte vincolanti di acquisto che hanno come scadenza la fine di novembre. Difficile, tuttavia, pensare che le aziende interessate all’acquisto siano così sprovvedute da credere a questo teatrino che, piuttosto risulta essere una mossa della disperazione nell’evidente timore che l’intera operazione, come ci auguriamo, possa miseramente fallire.

Intanto la magistratura di Potenza, luogo indicato dalla Corte d’Appello di Lecce come foro competente per Ambiente Svenduto, ha confermato il provvedimento di sequestro dell’ area a caldo del 2012 della GIP tarantina Todisco, consegnando un’altra grana inattesa nelle mani del povero Urso.

Non serve più nient’altro per decretare il fallimento del salvataggio dell’ex-Ilva. Solo, purtroppo, la volontà e la lungimiranza politica di ammetterlo affinché si possa seriamente pensare a salvare Taranto e i tarantini.