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2024… benvenuti nel pre #Risorgimento!

E’ notizia di qualche giorno fa l’approvazione in Senato del ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Ora passerà all’esame della Camera ed è propedeutico alla modifica del Titolo V della Costituzione. Un ddl che, di fatto, fa dell’Italia uno “Stivale geografico”, come diceva il generale austriaco Radetzky nell’800, prima ancora che diventasse unica e indivisibile!

Con questo ddl ogni Regione potrà stabilire intese con lo Stato (dalla durata decennale rinnovabile) per avere libera competenza su ben 23 materie (dalla tutela della salute alla valorizzazione dei beni ambientali, passando per i porti, aeroporti, ricerca scientifica, istruzione, energia, trasporti, cultura e commercio estero), il che avrà un impatto devastante sui cittadini e differenze fra regione e regione. Per 14 di esse resterà la concorrenza Stato-regioni e dovranno essere previsti i cosiddetti LEP, livelli essenziali di prestazione, ovvero standard minimi di prestazione uguali in tutto il Paese, che verranno stabiliti sulla media di spesa di ciascuna regione negli ultimi tre anni. Il tutto compatibilmente col reperimento dei fondi necessari a renderli effettivi.

Esiste anche una clausola con la quale il Governo può sostituirsi alle regioni, alle province e ai comuni in caso di inadempienza rispetto a norme comunitarie e trattati internazionali, ovvero vengano minacciate sicurezza pubblica e unità giuridica ed economica.

👉 Differenze che andrebbero ad acuire l’iniquità fra nord e sud, considerando che, spesso, le aziende del nord mantengono lì la sede fiscale anche quando operano al sud, contribuendo alla ricchezza del primo a scapito del secondo. Come sempre.