L’avvilente bollettino dell’ex-Ilva di Taranto
Lo SPESAL, Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro, nei giorni scorsi ha imposto il fermo di un convertitore dell’acciaieria 2 per problemi di sicurezza. Il convertitore serve a trasformare la ghisa proveniente dagli altiforni in acciaio ed il 2 è attualmente l’unico in funzione su tre. Il problema è dovuto ad una perdita d’acqua da una cappa più volte segnalata e si è resa necessaria per evitare problemi a monte dei due altoforni attualmente in marcia.
Oggi nella sede Spesal ci sarà un incontro su questo tema, in cui verrà affrontato anche il problema dell’aumento delle emissioni di benzene.
A tutto questo si aggiunge che l’8 settembre un lavoratore dell’appalto delle pulizie ha seriamente rischiato di essere risucchiato dal motore di un nastro trasportatore spento appena in tempo da un collega (l’azienda sostiene che il lavoratore si sia avvicinato prima di essere autorizzato).
Il 30 agosto i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm hanno segnalato scarse manutenzioni che generano svariate problematiche di sicurezza, nonché emissioni non convogliate nel reparto batterie cokerie.
Tutto estremamente emblematico di una situazione ormai senza ritorno alla quale si può rimediare solo con una seria programmazione del futuro di lavoratori e territorio al di là di quella fabbrica.