Picchi di benzene, il sindaco Melucci emette una nuova ordinanza
“Acciaierie d’Italia e Ilva in amministrazione straordinaria, ognuna per le proprie competenze e responsabilità, hanno 30 giorni di tempo per individuare gli impianti responsabili dell’aumento della concentrazione di benzene registrata dalle centraline atmosferiche”.
È la prima prescrizione dell’ordinanza contingibile e urgente firmata dal sindaco Rinaldo Melucci che ha intimato ai due soggetti di individuare una soluzione tempestiva al problema. Senza la quale, entro 60 giorni dall’ordinanza bisognerà procedere allo spegnimento degli impianti dell’area a caldo.
Anche per il pericoloso benzene le norme italiane sono piuttosto lasche, prevedendo sforamenti dei limiti solo in presenza di medie annuali di emissioni superiori ad una certa soglia. Il Sindaco è infatti intervenuto sulla base del principio di precauzione quale Autorità Sanitaria locale, sulla base dei picchi registrati da Arpa Puglia nelle centraline dentro e fuori la fabbrica, nel 2021 e 2022 rilevando, tra l’altro, un crescendo preoccupante di emissioni, tali da inficiare sulla salute dei tarantini.
A febbraio col Coordinamento Ambientale Taranto avevamo depositato un esposto in merito, rappresentando poi ad aprile, in Regione, le ragioni della nostra preoccupazione e la necessità di intervenire al più presto. La gravità della situazione ha portato a quest’ordinanza che, se non sarà sufficiente a chiudere l’area a caldo della fabbrica, di certo complica non poco gli intendimenti del governo. Le centraline dimostrerebbero le responsabilità dell’area cokerie dell’area a caldo. Un’ulteriore conferma che, già in sede di AIA, l’area a caldo dovrà essere necessariamente fermata. Su questo condurremo la nostra battaglia prioritaria.