Nuovo filone di indagine sui lavori di adeguamento dell’ex Ilva
Tentata concussione, falso e inquinamento ambientale le ipotesi di reato che fanno tremare i polsi e che indirizzano la Procura di Taranto che conta già 3 indagati eccellenti. La magistratura tarantina ha aperto un nuovo filone di indagine riguardante i lavori di adeguamento ambientale dell’ex Ilva.
Non una questione di poco conto, dato che anche dalla qualità e dall’efficacia di quei lavori dipende il dissequestro dell’area a caldo e, di conseguenza, gli accordi fra ArcelorMittal ed il socio pubblico. Una vicenda che, seppur legate all’accertamento giudiziario, siamo certi conoscerà sviluppi che seguiremo con la consueta attenzione.
La notizia fa il paio con quanto scritto dalla Corte d’Assise nel suo pronunciamento riguardo proprio al dissequestro degli impianti dell’area a caldo: «neppure l’adempimento completo dei lavori Aia rappresenterebbe condizione sufficiente per il dissequestro».
Un’altra tegola su una fabbrica che fa acqua da tutte le parti e che non ha proprio più nulla da dare al territorio.