Si allarga sempre di più il fronte”no-Ilva”
Eurispes e Confcommercio Taranto si schierano a favore dello spegnimento degli impianti. Si tratta di prese di posizione preziosissime per irrobustire le istanze di risanamento e rinascita del territorio. L’auspicio è di poter aprire presto un dialogo trasversale con tutto il territorio per disegnare una nuova visione di città, esattamente come fu fatto nel percorso di ricostruzione della Ruhr.
L’Eurispes è un istituto di ricerca che si occupa di studi politici, economici e sociali. In questo ambito ha prodotto un rapporto che indica nella chiusura della fabbrica un’opzione percorribile, opportuna e conveniente.
Ecco alcuni importanti passaggi del rapporto:
<<Serve una nuova cultura del lavoro e del territorio per non rimanere appesi ad un passato di politica industriale che non ha più senso né prospettive. Le reminiscenze autarchiche nella produzione dell’acciaio sono compatibili solo con l’antica stagione della “politica delle cannoniere”, di infausta memoria>>.
<<Esistono soluzioni alternative: coerentemente con le strategie a lungo termine dell’Unione europea, con i Piani nazionali per l’energia e il clima e con i Piani per la transizione energetica, le stesse risorse, finanziarie e umane, impegnate per mantenere in vita lo stabilimento, possono essere utilizzate per smantellare gli impianti, bonificare il territorio e restituirlo alle sue naturali vocazioni>>.
A seguire i link ai rispettivi articoli: