Cingolani torna sulla questione ex-Ilva: nessun vero progetto per la transizione
Registriamo un nuovo intervento televisivo del Ministro della Transizione Ecologica Cingolani sulla questione Ilva. Questa volta è intervenuto alla trasmissione “Porta a Porta“, ma i risultati sono, ancora una volta, sconcertanti. Quelli descritti sarebbero gli incredibili piani del Governo per avviare la transazione energetica sul sito di Taranto: un investimento di circa 2 miliardi del recovery fund per riattivare l’altoforno 5 (attualmente spento) e farlo funzionare a elettricità! Si aggiungerà, di fatto, altro inquinamento sulla città di Taranto, con la scusa della “transizione ecologica” che di ecologico ha davvero niente! Il ministro, però, rassicura: “Questa sarà solo la prima grande opera di transizione: bisogna essere consapevoli che ci vorrà del tempo. Per l’idrogeno pulito ci vorranno anni, secondo alcuni calcoli, cento”. Questa è la più grossa presa per i fondelli ai danni dei cittadini di Taranto ma anche per ogni singolo contribuente europeo. Vogliono utilizzare quei fondi, che dovrebbero servire per una vera trasformazione ecologica, in qualcosa che di innovativo ha solo il nome: “acciaio verde”. Davvero emblematico che, quando conclude l’intervento sull’ex-Ilva parlando come periodo di “transizione” abbassi lo sguardo come di chi sa che sta dicendo qualcosa di falso. Lo diremo fino allo sfinimento: basterebbe molto meno per chiudere la fabbrica, bonificare e dare lavoro a migliaia di lavoratori.
Qui il link dell’intervento integrale