Il Consiglio di Stato si esprimerà il 13 maggio sulla sentenza di chiusura del T.A.R.
Il Consiglio di Stato ha fissato all’11 marzo l’udienza sull’esame della sospensiva chiesta da Mittal e al 13 maggio la decisione sul ricorso contro la sentenza del TAR di Lecce che prevede la fermata degli impianti dell’area a caldo dell’ex Ilva.
Nel frattempo, con lo spauracchio della decisione del T.A.R., riappaiono formule magiche per rendere green la fabbrica e, come sempre, senza il sostegno di alcuna valutazione preventiva dei danni sanitari e ambientali che causerebbero ancora al territorio e senza il benché minimo riferimento al piano ambientale, o al dettaglio tecnico riguardo a ciò che si vuol fare veramente. Si torna a parlare, un po’ a caso, di forni elettrici, di preridotto e di abbattimento, non meglio specificato, degli inquinanti. Ma le parole e le operazioni di facciata non cambiano una verità che resta incontrovertibile e che continua ad essere sostenuta da sempre più studi e sentenze: quella fabbrica è a fine corsa e a spegnersi, stavolta, dev’essere la sua vita e non la nostra!