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Calendario delle bellezze tarantine: lo scatto di aprile raccontato dalla sua autrice

Continuiamo a raccontare le foto del calendario direttamente attraverso le voci e descrizioni degli autori.
Oggi è il turno della foto di aprile e le parole sono dell’autrice Luisa Carlucci. Una foto che, con le restrizioni di quest’anno, ci regala un’emozione ancora più intensa.

🔸️ “Da piccola, bimba esile, capelli corti, sguardo corrucciato, sempre nascosta sotto le gonne di mamma, perché lì mi sentivo protetta, timida com’ero. La voglia di comunicare però era tanta e forse per quello mi sembrò più semplice esprimermi per immagini. Da allora la fotografia è stato il mio modo di comunicare le emozioni, quello che vedevo con gli occhi e che appagava anima e cuore.

Per la maggiore età il mio sogno non fu la patente, l’auto o una festa, ma una reflex, una Yashica nuova di zecca.
Primo piano, controluce, bianco e nero, non mi stancavo mai di provare, sperimentare. La fotografia divenne la mia passione e per un periodo è stato anche il mio lavoro.
Attualmente è filosofia di vita.

Attraverso la fotografia ho imparato a credere in me stessa, a farmi avanti a curiosare nel mondo circostante, a pazientare e saper aspettare il momento adatto in cui scattare, alle volte per un tempo molto lungo, per cogliere l’espressione giusta o il riflesso della luce che illumina il soggetto in quel punto esatto e soprattutto a fotografare non solo con gli occhi perché
NON SI VEDE BENE CHE COL CUORE.

Come dice il fotografo Ansel Adams, nella fotografia, metti tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito e le persone che hai amato.
Ecco perché è importante esplorare il territorio in cui viviamo, fotografarne natura e tradizioni, perché fanno parte del nostro vissuto, di ciò che ci ha fatto crescere, maturare È importante far conoscere agli altri il bello che ci circonda, affinché si possa trasmettere la parte positiva di ognuno di noi.
Per questo ho voluto condividere una foto che rappresenta la tradizione, il “cuore” della mia città”.