Ambiente

Coronavirus: Ilva deve chiudere!

Secondo il DPCM del 22 marzo sono sospese, sino al 03 aprile, tutte le attività produttive industriali ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 del DPCM. Nell’allegato 1, che elenca i codici ateco delle attività consentite, non c’è il codice 24.10, quello che riguarda le acciaierie. L’acciaieria ILVA, quindi, non rientra nelle aziende che producono beni essenziali e, quindi, per tale motivo, autorizzate a proseguire l’attività.
ILVA rientra comunque nelle attività previste dalla lettera G dell’articolo 1 del DPCM: “impianti a ciclo produttivo continuo”. Per queste è prevista la prosecuzione della attività previa comunicazione al Prefetto… ma solo al fine di evitare che l’interruzione provochi un grave pregiudizio agli impianti o problemi di sicurezza.
Alla luce di tali presupposti, ed escludendo che l’interruzione della produzione di Mittal per 15 giorni sia un problema di rilevanza strategica nazionale (fattispecie prevista lettera H), Giustizia per Taranto ritiene che da lunedì 23 marzo #ILVA vada messa in regime di comandata: cioè produzione ferma ma garantendo il personale minimo per questioni di sicurezza e di non pregiudizio degli stessi.
Ogni altra soluzione (ad esempio il proseguimento della produzione) sarebbe in contrasto con quanto previsto dal DPCM ed incoerente rispetto alla mission dello stesso: limitare gli spostamenti al fine di diffondere il #Coronavirus.
Facciamo ora pressione tutte e tutti affinché si proceda con il mettere ILVA in regime di comandata e si fermi un così pericoloso potenziale focolaio di diffusione del virus!