Un approfondimento sul Coronavirus col prof. Miani
Abbiamo posto al Professor Alessandro Miani, presidente della SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale, alcune domande sul tema Coronavirus, particolarmente sentito dalla popolazione, anche con riguardo alla situazione ambientale tarantina.
➡️ “Professor Miani, qual è la situazione attuale della diffusione del virus in Italia?”
“Nel nostro paese è in corso una epidemia di coronavirus e, anche se non è ancora stata dichiarata a livello ufficiale dall’organizzazione mondiale della sanità, nei fatti, è già una pandemia. Non è, quindi, un problema che riguarda solo il nostro paese, ma tutti gli Stati del mondo.
I focolai, attualmente, sono soprattutto nel nord Italia e si stanno cercando in ogni modo di contenere, per evitare che ci sia una diffusione del virus troppo rapida. Questo, per tre ordini di motivi:
✔️il primo motivo è che una diffusione rapida del virus manderebbe in tilt il nostro sistema sanitario nazionale;
✔️il secondo motivo è che più riusciamo a rallentare la diffusione, più tempo diamo alla scienza per costruire le armi migliori per sconfiggerlo e, quindi, per difenderci;
✔️il terzo motivo è che, nonostante si tratti di un virus che ha un indice di mortalità basso, è un virus molto diffusivo ossia, rispetto a quello influenzale, un soggetto contagiato può infettare molte più persone.
Questo può diventare un problema per la sostenibilità collettiva, non solo del nostro Sistema Sanitario Nazionale, ma anche di quelle che noi chiamiamo “prime linee” ossia tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, che operano a stretto contatto con le persone contagiate; e noi dobbiamo tutelarle perché, le stesse, sono impegnate a tutti i livelli sanitari, anche quelli che non concernono il coronavirus.
Dobbiamo attenerci alle disposizioni emanate dall’ultimo decreto legge, a ciò che ci dice l’organizzazione mondiale della sanità e limitare il rischio di contagio.”
➡️ “Professore, ritiene che vivere in una città come Taranto, già abbondantemente martoriata dal punto di vista sanitario, possa essere discriminante per chi contrae il coronavirus, sapendo che le complicanze colpiscono l’apparato respiratorio?”
“In tutti quei territori in cui vi è un inquinamento ambientale importante, soprattutto un inquinamento atmosferico importante, il nostro apparato respiratorio si trova a vivere in una condizione di stress continuativo dovuto, appunto, a inquinanti aerodispersi: e questo provoca una sorta di infiammazione cronica, o in alcuni casi acuta. In queste situazioni, le alte vie respiratorie sono più facilmente aggredibili da parte di qualunque tipo di patogeno.
Questo discorso vale per Taranto, per la Terra dei Fuochi, la Pianura Padana, ma anche per tutti i fumatori in quanto, come già detto, questo rende più facile la penetrazione di qualunque agente patogeno.”
Ringraziando il Professor Alessandro Miani per la sua cortese disponibilità, ricordiamo a tutti i cittadini che, nel caso dovessimo manifestare sintomi influenzali, NON DOBBIAMO RECARCI AL PRONTO SOCCORSO, NÉ DOBBIAMO CHIAMARE IL 118, se non in presenza di gravi crisi respiratorie.
I numeri utili da contattare per l’emergenza coronavirus, per la Puglia, sono:
☎️800.713931 tutti i giorni dalle 8 alle 22,
☎️1500 per informazioni di carattere generale sul covid19.