Ambiente

Odore acre e persistente da giorni: città intossicata dai fumi dell’acciaieria

Quello che sta accadendo in questi giorni a Taranto, con emissioni altamente inquinanti, superiori rispetto alle già intollerabili quantità che quotidianamente vengono riversate sulla città, non può accadere nell’indifferenza di una nazione e nell’immobilità delle Istituzioni.

Non bastasse l’ordinaria penitenza del vivere nelle condizioni ambientali a cui l’industria e la politica ci costringono ogni giorno, la città è investita da venerdì da un forte odore acre e intossicante che proverrebbe dall’acciaieria Ilva.
Il Sindaco ha scritto al Ministero dell’Ambiente per chiedere spiegazioni, ma ci pare veramente poco rispetto a posizioni forti che Taranto meriterebbe per la difesa della propria dignità e della salute dei suoi abitanti.

D’altra parte è lo stesso Presidente del Consiglio Conte a sostenere, a proposito della salvaguardia della salute, che “abbiamo adottato un decreto per tutelare la salute degli italiani, che è quella che ci sta più a cuore e che nella gerarchia dei valori costituzionali è al primo posto”.
Forse a Taranto questo principio non vale, forse Taranto non è Italia

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