La Casa delle Associazioni
L’idea è quella di dar vita ad una Casa della Associazioni all’interno di un immobile comunale da individuare fra aree che si prestano ad attività e laboratori urbani.
Il progetto consta nell’assegnazione di un’area dotata di spazi al chiuso ed all’aperto ad associazioni, gruppi informali, cooperative e piccole imprese di artigianato locale, o impegnate in attività sostenibili e solidali.
L’idea è quella di replicare a Taranto un progetto simile a quello della Città dell’Altra Economia di Roma, o Ex Fadda di San Vito dei Normanni, esperienze di comunità assai virtuose.
Il progetto sarebbe aperto a tutte le realtà che si rispecchiano nei valori della solidarietà e della sostenibilità.
Nel Villaggio troveranno posto tutte le attività proposte, più alcuni spazi comuni in cui organizzare eventi culturali e sociali, nel solco dello spirito del progetto: farne un luogo di aggregazione pubblica, inclusione sociale, cultura e consumo responsabile. Un luogo fatto primariamente di relazioni, ma anche di opportunità e cultura.
Luoghi ideali potrebbero essere:
- il villino Petraro, in viale Virgilio (area che il Comune ha posto in vendita, ma il cui recupero a questo scopo, si rivelerebbe un ottimo investimento, oltre a mantenere nella proprietà pubblica un immobile ubicato in un punto strategico della città);
- immobili all’interno dell’area degli ex Baraccamenti Cattolica, in via Di Palma;
- edifici nell’area dell’ex Banchina Torpediniere, oggi tornata nella disponibilità del Comune;
- l’area dell’ex Mercato coperto di via Anfiteatro, qualora ci fosse disponibilità di immobili e convertendo il parcheggio in area a verde;
- l’immobile dell’ex Gambero a Porta Napoli.
L’affidamento in gestione di tali aree dovrà avvenire per un adeguato e congruo numero di anni, tale da poter garantire opportuno ritorno alla programmazione ed alla pianificazione, tanto delle attività in sé, che della rigenerazione funzionale e strutturale dei locali ad opera dell’Amministrazione comunale o, eventualmente, in auto-recupero.