Progetto idrovie di Taranto
Attori istituzionali: Amat e Comune di Taranto.
Il pontile Rota, la vecchia banchina in cemento collocata sotto al lungomare di mar Grande, e quella sull’affaccio a mare di parco Cimino, erano al centro di un importante progetto di mobilità sostenibile via mare realizzato dalla partecipata Amat nel luglio del 2008. Esso mirava, in particolare, a favorire la mobilità cittadina via mare mediante la realizzazione di uno scalo in pieno centro città, affianco al quale erano previsti anche quelli presso la pineta Cimino e presso Mariscuola a San Vito, creando un interessantissimo circuito di mobilità tutto intorno alla città, valorizzandone le sue peculiari caratteristiche di città circondata dai mari.
Riprendiamo quell’idea, convinti che la mobilità sostenibile potrebbe trarre notevole impulso dai trasporti via mare, che potrebbero risultare particolarmente efficaci in una città, come Taranto, circondata dal mare su tre lati, decongestionando il traffico veicolare, fonte di inquinamento e disagi. Tali spostamenti avrebbero altresì valenza turistica, al pari di mete turistiche rinomate come Izmir, in Turchia, che sulla mobilità via mare ha costruito la sua fama.
I pontili potrebbero essere: San Vito, pontile Rota, Democrate e Cimino. Pontile Rota e Cimino erano già previsti nel progetto suddetto.
Per il pontile Rota era previsto: il ripristino del pontile, la riconfigurazione della terrazza del lungomare basso in prossimità al pontile e la realizzazione di un centro servizi e biglietteria con ascensore. L’area demaniale, affidata ad Amat-Kyma Mobilità, risulta stata concessa dal Comune di Taranto ad una società privata al fine di realizzare attracchi privati, con scadenza dicembre 2020. Si auspica venga previsto un utilizzo pubblico del bene in chiave di idrovie.
Per Cimino era prevista: la rifunzionalizzazione della banchina esistente lungo l’affaccio sul mar Piccolo, con installazione di un pontile galleggiante per l’approdo delle idrovie, realizzazione di un centro servizi e biglietteria, area a verde. L’area antistante a parco Cimino è già interessata dal progetto di parcheggio di scambio che, con questo scalo, renderebbe la città raggiungibile via mare da quanti giungessero da est, oltre che con mezzi pubblici e biciclette. Va preliminarmente detto che, in quest’area, di grande pregio naturalistico e faunistico, occorrerà avere ogni riguardo a sostenibilità e rispetto dei luoghi.